Un pannello solare portatile con un output a 220 Volts è spesso la dotazione minima e il primo acquisto di chiunque voglia entrare nel “mondo” dei pannelli solari.
Ma cosa puoi alimentare con un pannello solare a 220 Volts? Se questo è il tuo dubbio, continua a leggere, troverai tutte le risposte e le spiegazioni che cerchi.
Cosa puoi alimentare con un pannello solare a 220v
Prima o dopo l’acquisto di un pannello solare, questa è una domanda molto comune. Molte persone si chiedono cosa potranno alimentare con il proprio pannello solare e se il tipo da loro scelto è davvero il modello e la potenza adeguata per le proprie necessità.
Come per ogni cosa, calibrare la corretta dimensione del pannello solare è un esercizio di stile, un compromesso tra la potenza che vorremmo e le esigenze economiche e dimensionali a cui decidiamo di sottostare.
Detto che conviene sempre scegliere un pannello solare un pò più grande delle proprie necessità, per svariati motivi che vedremo poi, scopriamo cosa guardare e che calcoli fare per il corretto dimensionamento del pannello solare e per scoprire cosa puoi alimentare con un pannello solare portatile a 220 Volts.
Partiamo dalle basi.
Pannello solare portatile
Un pannello solare portatile è solitamente una lastra di dimensioni varie “ricoperta” di silicio monocristallino. La funzione di questo componente è quella di assorbire i raggi del sole e trasformarli in energia elettrica.
Oltre al silicio il pannello solare è ovviamente composto anche di altri componenti, che danno stabilità, resistenza e facilità di trasporto allo stesso.
A differenza poi dei pannelli rigidi che vediamo solitamente montati sui tetti delle case, nel caso del pannello solare portatile, pesi e dimensioni contano e sono determinanti.
Il pannello solare portatile è infatti un concentrato di tecnologia in pochi millimetri di spessore. Sottile e ripiegabile è spesso dotato di una custodia che lo protegge, ne facilita il trasporto e il posizionamento, eventualmente anche facendo la funzione di supporto per l’orientamento del pannello stesso come avviene per i pannelli solari portatili prodotti da EcoFlow.
Cosa può alimentare un pannello solare portatile?
Un pannello solare collegato direttamente o tramite un generatore solare può alimentare apparati elettronici piccoli e medi.
Il pannello solare sfrutta il sole per generare energia elettrica che viene utilizzata immediatamente o “stoccata” in una batteria per essere disponibile nel momento del bisogno.
Un pannello solare può quindi alimentare una buona varietà di dispositivi di uso comune in base alla potenza dei dispositivi stessi e da quella prodotta dal pannello.
Un pannello solare a 220 Volts ha poi il vantaggio di “presentare” già in “uscita” la tensione utilizzata da molti degli elettrodomestici più comuni, garantendo quindi l’utilizzo degli stessi senza la necessità di trasformatori e adattatori.
Nel caso non ne fosse dotato, dovremmo solo assicurarci di avere anche un inverter adeguatamente dimensionato per trasformare la corrente continua prodotta in corrente alternata.
Alcuni dei dispositivi che potremo collegare al nostro pannello solare possono essere quindi:
- Lampade e sistemi di illuminazione
- Caricabatteria di smartphone, fotocamere, computer, navigatori GPS, droni etc.
- Piccoli elettrodomestici di uso quotidiano come ad esempio frigoriferi, ventilatori e TV
- Sistemi di monitoraggio per la gestione degli animali e dell’irrigazione
- Sistemi di controllo, sicurezza e sorveglianza per installazioni in cui non è presente alcuna copertura di rete
Una buona scelta e varietà di elettrodomestici, che però non arriva a coprire gli elettrodomestici più energivori come per esempio forni, piastre elettriche, lavatrici, lavastoviglie e asciugatrici. Per questi dispositivi il pannello solare da solo non è sufficiente, ma lo stesso va integrato alla fornitura di corrente elettrica nazionale o a un sistema di accumulo dotato di una buona uscita di potenza, come ad esempio una Power Station.
Cosa deve avere il pannello solare per poter funzionare?
Molti pannelli solari, come ad esempio quelli di EcoFlow, sono dotati nativamente di tutte le soluzioni e apparecchiature che permettono una connessione diretta all’elettrodomestico.
Per quelli che invece non ne sono dotati e svolgono la sola funzione di pannello solare, sarà necessario aggiungere al set un inverter che va a trasformare la corrente continua prodotta dai pannelli in corrente alternata.
Al pannello si può poi aggiungere una Power Station che andrà a svolgere in un unico dispositivo le funzioni di batteria, stabilizzatore e periferica di output, grazie al numero di porte di diverso tipo e formato di cui è dotata la Power Station della serie River o EcoFlow Delta.
Tensione e potenza
Il fattore di tensione in uscita (nel caso in esempio, la 220 Volt) è fondamentale per capire quali dispositivi è possibile collegare.
Altro fattore e numero fondamentale da conoscere è quello della potenza erogata e prodotta dal pannello stesso.
Questo fattore, in parte “legato” alla dimensione del pannello è correlato al fattore di conversione del pannello stesso, che tocca il valore massimo con i pannelli prodotti da EcoFlow e che si attesta intorno al 23%.
La potenza del pannello è indicata nella targhetta del pannello stesso, con una buona varietà di potenza e “tagli”.
La proposta di EcoFlow ad esempio si attesta tra un minimo di 60 Watt per il pannello portatile più piccolo e un massimo di 400 Watt per il pannello più grande.
Cosa puoi alimentare con un pannello solare 220v?
Conoscendo la potenza del pannello solare potremo capire immediatamente quali dispositivi potremo andare ad alimentare. Ogni dispositivo elettrico presenta infatti una targhetta che va ad indicare la potenza minima e massima assorbita.
Ecco quindi che una semplice operazione matematica ci potrà dare un’idea del numero di dispositivi collegabili, tenendo sempre presente un minimo di tolleranza data da vari fattori che possono influire sulla potenza ottenibile tramite il pannello solare.
Assorbimento in termini di potenza dei più comuni elettrodomestici
Per dare un’idea del dimensionamento del pannello fotovoltaico è necessario capire cosa intendiamo andare a collegare. Ecco quindi una tabella di esempio con un po ‘ di valori relativi a possibili assorbimenti. La tabella è solo un’idea, in quanto le prestazioni possono variare in base a svariati fattori tra cui la classe energetica, la dimensione e il tipo di “attività” che si desidera compiere con l’elettrodomestico in questione.
- Frigorifero e/o congelatore: tra i 100 e i 250 Watt per ora
- Lavatrice: tra i 500 e i 1200 Watt per ciclo di lavaggio
- Forno a microonde: tra i 600 e i 1500 Watt per uso
- Ventilatore: tra i 50 e i 200 Watt
- Caricabatterie per smartphone e notebook: poche decine di Watt
- Tv: tra i 100 ed i 300 Watt per ora di utilizzo
- Lampadine: pochi Watt se si considerano le moderne lampadine LED a risparmio energetico
Si può quindi facilmente dedurre che sono molteplici gli strumenti e gli elettrodomestici che si possono alimentare con un pannello solare che genera un’uscita a 220 Volts.
Se poi lo stesso viene abbinato ad una Power Station si vanno a rimuovere gli ultimi pochi limiti che presenta un pannello solare, cioè:
- la dipendenza “diretta e immediata” dalla presenza del sole
- l’impossibilità di accumulare energia
- il numero limitato di opzioni di output
- la difficoltà nell’alimentare in diretta dispositivi parecchio energivori
Piccoli ostacoli che si possono risolvere in maniera semplice, tramite un kit che durerà nel tempo e che ogni giorno potrà garantire grandi soddisfazioni ai suoi utilizzatori.
