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Scambio sul posto o ritiro dedicato? Qual’è la differenza?

Hai deciso di passare al solare e stai valutando le opzioni per sfruttare al meglio l’energia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico. Fantastico! Ma prima di procedere, ti sarai sicuramente imbattuto in due concetti chiave: scambio sul posto e ritiro dedicato.

Due diverse opzioni che per certi versi sembrano simili ma che per altri aspetti sono molto diverse, scopriamoli.

Entrambi i sistemi ti permettono di autoconsumare l’energia solare prodotta dai tuoi pannelli fotovoltaici, ma presentano delle differenze sostanziali che è bene conoscere per fare la scelta più adatta alle tue esigenze.

EcoFlow, azienda leader nella produzione e vendita di pannelli solari e batterie per l’accumulo di energia, ti accompagna in questo viaggio alla scoperta delle differenze tra scambio sul posto e ritiro dedicato, chiarendo procedure, burocrazia e aspetti economici.

scambio sul posto o ritiro dedicato

Scambio sul posto: l’energia che va e viene

Lo scambio sul posto, disciplinato dal Decreto Ministeriale 19 aprile 2009, è il sistema di autoconsumo più diffuso in Italia. Si basa su un meccanismo di “scambio” con il tuo gestore di rete elettrica.

Immagina l’energia prodotta dai tuoi pannelli come un flusso continuo:

  • Durante il giorno: se produci più energia di quanta ne consumi, l’energia in eccesso viene immessa nella rete elettrica.
  • Di notte o in momenti di minor produzione: prelevi energia dalla rete per soddisfare le tue necessità.

A fine anno, avviene una sorta di “conguaglio” tra l’energia immessa e quella prelevata. Tutti questi passaggi vengono gestiti dall’operatore di rete tramite l’installazione di due contatori o il montaggio di un contatore bidirezionale di nuova generazione.

Vantaggi dello scambio sul posto

  • Semplice da attivare: la procedura è relativamente snella e prevede la comunicazione al tuo gestore di rete dell’intenzione di attivare lo scambio sul posto.
  • Costi contenuti: non ci sono costi aggiuntivi specifici per lo scambio sul posto, se non quelli legati all’energia prelevata dalla rete (che comunque sarà inferiore grazie all’autoconsumo).
  • Nessun limite di potenza: puoi installare un impianto fotovoltaico di qualsiasi dimensione.

Svantaggi dello scambio sul posto

  • Incentivo variabile: l’energia immessa in rete viene valorizzata a un prezzo stabilito dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (ARERA) e tende a essere inferiore al prezzo dell’energia prelevata dalla rete.
  • Autoconsumo limitato: l’energia immessa e prelevata viene conteggiata annualmente, quindi c’è un minore incentivo all’autoconsumo immediato dell’energia prodotta.

Procedura e burocrazia per lo scambio sul posto

Per attivare lo scambio sul posto, dovrai seguire questi passaggi:

  1. Comunicazione al gestore di rete: devi inviare una comunicazione al tuo distributore di energia, indicando la potenza dell’impianto, la data di allaccio e la tipologia di scambio (unidirezionale o bidirezionale, a seconda che tu abbia o meno un sistema di accumulo).
  2. Adeguamento del contatore: se necessario, il tuo gestore provvederà all’adeguamento del contatore per la misurazione bidirezionale dell’energia.
  3. Registrazione all’Acquirente Unico: l’impianto viene registrato all’Acquirente Unico, soggetto che si occupa della gestione del mercato elettrico nazionale.
scambio sul posto e ritiro dedicato

Ritiro dedicato: l’energia che ti appartiene

Il ritiro dedicato, introdotto dal Decreto Ministeriale 16 settembre 2019, rappresenta un sistema di autoconsumo alternativo allo scambio sul posto. In questo caso, l’energia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico non viene immessa nella rete elettrica, ma viene interamente autoconsumata o accumulata nelle tue batterie.

L’energia che non riesci a consumare istantaneamente viene ritirata dal tuo gestore di rete a un prezzo stabilito contrattualmente.

Vantaggi del ritiro dedicato

  • Maggior valore dell’energia immessa: il prezzo del ritiro dedicato è solitamente più alto rispetto a quello dello scambio sul posto, garantendo un maggior ritorno sull’investimento.
  • Autoconsumo incentivato: il sistema è pensato per spingere l’autoconsumo immediato dell’energia prodotta.
  • Possibilità di accumulo: il ritiro dedicato si sposa perfettamente con l’utilizzo di sistemi di accumulo per sfruttare al meglio l’energia solare anche di notte come ad esempio le batterie e le Power Station.

Svantaggi del ritiro dedicato

  • Procedura più complessa: la burocrazia per attivare il ritiro dedicato è generalmente più articolata rispetto allo scambio sul posto, in quanto richiede una negoziazione diretta con il gestore di rete per definire le condizioni economiche del ritiro.
  • Flessibilità limitata: una volta sottoscritto il contratto per il ritiro dedicato, le condizioni economiche sono generalmente fisse per un certo periodo, limitando la possibilità di beneficiare di eventuali aumenti futuri del prezzo dell’energia elettrica.
  • Non sempre disponibile: il ritiro dedicato potrebbe non essere disponibile in tutte le zone o per tutte le tipologie di impianti, in quanto dipende dalle politiche del gestore di rete locale.

Ritiro dedicato: procedura e burocrazia

Come accennato, la procedura per attivare il ritiro dedicato è leggermente più complessa rispetto allo scambio sul posto.

  1. Richiesta di connessione: dovrai presentare una richiesta di connessione al tuo distributore di energia, specificando la tipologia di regime (ritiro dedicato) e fornendo tutta la documentazione necessaria.
  2. Contratto con il GSE: stipulerai un contratto con il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) che definirà le modalità di ritiro dell’energia prodotta e il corrispettivo economico.
  3. Installazione del contatore: sarà necessario installare un contatore bidirezionale per misurare l’energia immessa in rete.

Scambio sul posto o Ritiro dedicato: quale scegliere?

La scelta tra scambio sul posto e ritiro dedicato dipende da diversi fattori:

  • Dimensioni dell’impianto: per impianti di piccole e medie dimensioni, lo scambio sul posto è spesso la soluzione più conveniente. Per impianti più grandi, il ritiro dedicato può essere più vantaggioso.
  • Autoconsumo: se hai la possibilità di autoconsumare gran parte dell’energia prodotta, lo scambio sul posto può essere sufficiente. Se vuoi massimizzare il ritorno economico sull’investimento, il ritiro dedicato è più indicato.
  • Sistema di accumulo: se hai un sistema di accumulo, il ritiro dedicato ti permette di valorizzare al meglio l’energia immagazzinata.
  • Incentivi locali: alcune regioni offrono incentivi specifici per determinate tipologie di impianti o per il ritiro dedicato.

Normativa e aggiornamenti

La normativa in materia di energia solare è in continua evoluzione. È fondamentale tenersi aggiornati sugli ultimi decreti e incentivi per prendere decisioni consapevoli.

Alla data attuale sembra che lo scambio sul posto terminerà nel 2024. Si vocifera di un eventuale nuovo prolungamento fino al 2026 o 2027 ma non c’è ancora niente di definito.

Ad oggi non sembra più che ci sia la possibilità di aderire a questa formula per i nuovi utenti, chi invece ha già questa formula attiva verrà invece guidato a una transizione graduale verso il ritiro dedicato o altre forme in fase di definizione, come quella delle comunità energetiche.

Consigli utili:

  • Confronta le offerte: richiedi preventivi a più installatori per confrontare le condizioni economiche e le tipologie di impianti proposti.
  • Valuta i costi a lungo termine: considera non solo i costi iniziali di installazione, ma anche i costi di gestione e manutenzione dell’impianto.
  • Informati sugli incentivi: verifica se hai diritto a incentivi regionali o statali per l’installazione di un impianto fotovoltaico.
  • Valuta se davvero ti conviene: conti alla mano potrebbe essere più conveniente accumulare l’energia prodotta in eccesso con batterie o Power Station per un uso differito…

In conclusione

Sia lo scambio sul posto che il ritiro dedicato offrono vantaggi e svantaggi. La scelta migliore dipende dalle tue specifiche esigenze e dalle caratteristiche del tuo impianto.EcoFlow ti offre una vasta gamma di soluzioni per l’energia solare, dalle power station portatili ai pannelli fotovoltaici rigidi e flessibili. I nostri esperti sono a tua disposizione per consigliarti la soluzione più adatta alle tue esigenze e per accompagnarti in tutte le fasi del processo, dalla progettazione all’installazione.

EcoFlow
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EcoFlow è una società di soluzioni per l'energia portatile e rinnovabile. Dalla sua fondazione nel 2017, EcoFlow ha fornito energia "tranquillizzante" ai clienti in oltre 85 mercati attraverso le sue linee di centrali elettriche portatili DELTA E RIVER ed i relativi accessori ecologici.'
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