Quello dei riciclaggio pannelli fotovoltaici è un tema che desta sempre molto interesse. Sono infatti diversi gli aspetti che riguardano il riciclaggio pannelli solari, in particolare:
- si desidera avere la certezza che non ci siano costi nascosti al termine del periodo utile degli stessi
- molte persone interessate all’aspetto ecologico vogliono essere certe che il risparmio ecologico e rispettoso dell’ambiente prodotto dai pannelli non venga inficiato da un mancato processo di smaltimento degli stessi.
Fortunatamente per entrambi i punti le normative sono chiare e sono molti i punti a favore degli utilizzatori, per un pannello solare che si può davvero definire Green in ogni sua fase.
Riciclaggio pannelli fotovoltaici
É superfluo dirlo, ma anche per i pannelli solari, sia nella versione fissa, sia nella versione pannello solare portatile, vale l’adagio per cui un prodotto di qualità durerà di più e sarà più facile da riciclare al termine della sua vita utile, rispetto a un prodotto realizzato pensando solo al guadagno.
A una migliore composizione qualitativa si aggiunge infatti una durata più estesa, che va quindi conseguentemente, a ridurre la quantità di articoli da sostituire e riciclare nel tempo.
Ecco perché nella fase di scelta di un pannello solare portatile o fisso, uno dei parametri più importanti a cui dovremo prestare attenzione non è solo quello del prezzo, ma anche quello della resa, della qualità costruttiva e della durata.
Ad esempio, i pannelli solari EcoFlow vengono realizzati per avere una lunga durata, che supera agevolmente i venticinque anni d’uso considerati un po ‘ da tutti come un’ottima durata per questi articoli.
Allo stesso tempo, in EcoFlow facciamo attenzione alla robustezza e resistenza dei nostri pannelli solari portatili, con l’obiettivo di garantire il miglior rapporto possibile tra resistenza strutturale del pannello, portabilità e comodità d’uso dello stesso.
Ma, cosa dicono le normative di riferimento relative al riciclaggio pannelli fotovoltaici?
Normativa sul riciclaggio pannelli solari
La normativa europea è molto chiara per quanto riguarda lo smaltimento di qualsiasi tipo di articolo. Secondo il regolamento in vigore, i moduli fotovoltaici (ma anche gli inverter che possono fare parte degli stessi o essere accessori esterni) sono classificati come rifiuti di tipo RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).
La normativa prevede quindi che il pannello sia equiparabile a una televisione, uno smartphone o un frigorifero.
Una classificazione un po vaga e che lasciava dubbi e possibili diverse interpretazioni.
A provvedere un ulteriore chiarimento ci ha pensato quindi lo stato italiano, che nel 2014, sulla scia dell’inizio di un interesse diffuso per queste tecnologie, ha emanato un decreto ad hoc.
Questo decreto, il 49/2014 e la successiva emanazione delle “Istruzioni operative per la gestione e lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici incentivati” da parte del GSE, chiarisce ulteriormente la corretta gestione di questi rifiuti.
Ecco quindi che per ogni pannello prodotto ed immesso in commercio dopo l’attuazione di questo Decreto Legislativo, il produttore paga già una tassa di smaltimento sullo stesso nel momento in cui lo vende.
Il pagamento di questa tassa finisce così allo Stato, che con i proventi stimati e reali relativi a questa tassa provvede all’istituzione di Centri di Raccolta.
Sono quindi questi Centri localizzati sul territorio a gestire, in modalità che possono leggermente differire tra un comune e l’altro, il primo trattamento dei pannelli solari di tipo fotovoltaico e termico, che verranno poi consegnati a specifici consorzi che provvederanno al trattamento degli stessi, allo smontaggio ed al riciclo delle varie parti che compongono il pannello solare.
Ma come funziona il processo di riciclaggio pannelli fotovoltaici?
Appurato che la vita minima di un pannello solare portatile non dovrebbe essere inferiore ai 20 anni, con una media di venticinque, sono diversi i passi che vengono compiuti nel momento in cui si procede agli smaltimenti dello stesso.
Esistono infatti procedure codificate di smaltimento e separazione dei materiali con cui il pannello è composto.
Per prima cosa lo stesso viene smembrato e si procede alla separazione dei materiali non pericolosi e riciclabili da quelli che invece possono rappresentare un rischio per la salute.
Il pannello solare è infatti composto per la maggioranza di vetro e suoi derivati, alluminio e polimeri, materiali che non vengono considerati pericolosi per l’ambiente e che possono venire riciclati e trattati in maniera rispettosa dello stesso in diversi cicli industriali.
Nei pannelli solari esistono poi, anche se in piccolissima percentuale, alcuni materiali che se non trattati adeguatamente possono rappresentare un rischio per l’ambiente.
Ecco quindi che tra i vari componenti possiamo trovare anche cadmio, selenio e gallio.
La situazione in Italia ed in Europa
Più del 90% dei pannelli solari che vengono smontati o buttati in Europa viene riciclato. In alcuni paesi del Vecchio Continente, come ad esempio Italia e Germania, questo numero è ancora più alto, con eccellenze in entrambi i paesi di altissimo livello.
Il riciclaggio pannelli fotovoltaici non è infatti solo un atto di rispetto per l’ambiente, ma anche una grandissima opportunità economica vista la qualità ed il valore dei materiali che si possono riciclare.
Ne consegue quindi che l’intero ciclo di vita del pannello solare è un perfetto esempio virtuoso di rispetto per l’ambiente.
Un pannello solare infatti nelle varie fasi della sua vita, contribuisce all’ambiente ed al suo aspetto ecologico in vari modi:
- permette di sfruttare al meglio e in maniera pulita una fonte energetica eccezionale e “sempre” presente
- permette di ridurre la dipendenza da fonti energetiche fossili, inquinanti e non rinnovabili
- si può smaltire in maniera ecologica per la quasi totalità delle sue parti
Conclusione
Come per moltissimi altri articoli, il sistema migliore per riciclare è quello di costruire bene, curando fin dalla prima fase della progettazione ogni aspetto del pannello solare.
Scegliere materie prime di ottima qualità, realizzare soluzioni resistenti all’umidità, alla polvere, agli shock e agli urti è il primo passo per ridurre la frequenza di riciclaggio pannelli fotovoltaici e ottimizzare la stessa.
In EcoFlow tutti questi aspetti sono per noi prioritari, con pannelli solari e power station che vengono pensati, fin dalla prima progettazione, per un uso intenso sul campo ed anche in funzione dello smaltimento degli stessi.
Solo perché i nostri pannelli durano più di 30 anni ciò non vuol dire che non dobbiamo pensare e preoccuparci per il futuro!