Quando si parla di ambito solare o fotovoltaico spesso ci si trova di fronte a termini tecnici che possono trarre in inganno coloro che hanno appena scoperto questo “mondo”.
Tra le varie “confusioni” possiamo trovare ad esempio quella tra la Batteria e la Power Station, differenza non solo nominale ma molto importante, soprattutto nell’economia e ciclo di insieme di un sistema per la produzione di energia solare.
Batteria o Power Station, qual’è la differenza?
In pochissime parole possiamo indicare che non è corretto confrontare questi due articoli, in quanto uno dei due contiene l’altro e non viceversa.
La Power Station può infatti contenere infatti la batteria, mentre ovviamente una batteria non può contenere una Power Station.
A parte la terminologia “grammatica” ci sono molte altre differenze tra una batteria e una Power Station, scopriamole.
Cos’è una batteria?
Una batteria è un dispositivo la cui funzione principale è quella di immagazzinare energia sotto forma di “reazione chimica”. La batteria viene caricata da dispositivi di input e scaricata da periferiche di output, in un ciclo che si può ripetere migliaia di volte.
La classica batteria è realizzata con due elettrodi, conosciuti come anodo e catodo, che sono “affogati” a distanza in una soluzione liquida o solida conosciuta come elettrolita.
Nel momento in cui la batteria è in uso gli ioni si muovono attraverso l’elettrolita tra l’anodo e il catodo, generando corrente elettrica.
Le batterie esistono di diverse dimensioni e potenza. Possono essere utilizzate per alimentare tantissimi dispositivi, da quelli più piccoli come ad esempio un auricolare a quelle più grandi e ingombranti montate in attrezzature industriali.
La batteria permette di evitare la dipendenza diretta e costante dalla rete elettrica, garantendo autonomia per un certo periodo di tempo.
La batteria può poi essere anche montata in soluzioni avanzate in cui la batteria si carica e scarica in automatico in base alle varie fasi del lavoro, come ad esempio nei casi in cui è montata nelle automobili o nelle auto ibride senza ricarica esterna.
Tipologie di batteria
Esistono diverse tipologie di batterie che si differenziano per tipologia d’uso, costo e dimensioni. Tra le tipologie più comuni troviamo:
- Batterie al piombo-acido: queste batterie sono molto comuni e probabilmente le più utilizzate tra i vari modelli esistenti. Alla data attuale sono utilizzate molto per uso domestico e industriale, in contesti in cui la dimensione della batteria non è determinante ma lo è il costo della stessa. Questa batteria è infatti molto economica (rispetto alle altre). Tra gli svantaggi di questa batteria troviamo una vita utile limitata e una gestione dello smaltimento alquanto complessa e costosa a causa della tossicità di alcuni dei componenti.
- Batterie al nichel-cadmio: sono probabilmente le batterie più comuni se limitiamo la nostra analisi ai dispositivi portatili tecnologici. Queste batterie sono presenti infatti in telefoni cellulari e laptop. Hanno un costo maggiore rispetto alla categoria precedente ma a parità di potenza hanno dimensioni più limitate, una durata maggiore e meno problemi a sopportare innumerevoli cicli di ricarica.
- Batterie al litio: sono la versione “lusso” della categoria precedente e hanno sostituito le nichel-cadmio in moltissime applicazioni. Anche queste batterie vengono solitamente utilizzate in dispositivi tecnologici come per esempio laptop, smartphone e altri dispositivi tecnologici. Queste batterie vengono poi utilizzate anche in molte automobili elettriche (o ibride) di nuova generazione. Sono più costose delle tipologie precedenti ma sono quelle che presentano il rapporto migliore tra il peso e la dimensione della batteria e la capacità elettrica contenuta. Rispetto alle precedenti hanno importanti vantaggi anche dal punto di vista della manutenzione, della durata e del costo e procedura di smaltimento.
- Batterie al litio polimero: sono simili alle batterie precedenti ma differiscono per l’elettrolita. A differenza della categoria precedente l’elettrolita non è un liquido ma una soluzione “solida” sotto forma di polimeri. Questa caratteristica rende le batterie di questo tipo molto versatili, visto che si possono realizzare forme e dimensionamenti impensabili per gli altri modelli.
- Batterie agli ioni di litio: sfruttano lo stesso principio chimico dei due casi precedenti ma a differenza degli stessi permettono una potenza maggiore. Sono quindi solitamente utilizzate per quei dispositivi che richiedono grandi quantità di energia per un tempo prolungato, come ad esempio nelle auto elettriche o negli impianti civili e industriali in cui è necessario conservare energia elettrica (per esempio i gruppi di continuità).
Questa tipologia di batteria, in questa versione o in varianti “arricchite” è quella scelta da EcoFlow per la realizzazione delle sue Power Station.
Perché gli ioni di litio?
Queste batterie sono le migliori per le Power Station perchè permettono una ricarica rapida e la possibilità di eseguire migliaia di cicli di carica/scarica senza il decadimento delle prestazioni. Le batterie agli ioni di litio sono leggere, compatte e presentano un valore di densità di energia molto alto.
Ciò le rende ideali per fornire una grande quantità di energia in un piccolo spazio.
Power Station
La Power Station EcoFlow è una soluzione innovativa e performante conosciuta anche come caricabatteria solare o generatore solare.
La Power Station della serie EcoFlow Delta o River è un concentrato di tecnologia composto solitamente da alcune parti collegate tra loro:
- Porte di input: permettono di caricare la batteria della Power Station in diversi modi, dal collegamento alla presa elettrica di casa a quello dell’accendisigari, fino al collegamento di uno o più pannelli solari
- Inverter, stabilizzatore e trasformatore: diversi input di corrente prevedono una gestione differenziata al fine di “ottenere” un prodotto sempre uguale. L’inverter ad esempio gestisce la corrente elettrica generata dal pannello solare. Questo strumento genera infatti potenza in corrente continua, che deve venire convertita in alternata per poter essere utilizzata dai nostri dispositivi. La Power Station poi deve poter generare potenza e tensione di diverso tipo…
- Porte di output: ad una Power Station si può collegare un frigorifero o uno smartphone, un set di auricolari o un ventilatore. Per permettere una buona varietà di collegamenti, la Power Station presenta diverse porte di uscita adatte per ogni esigenza.
- Software e hardware intelligente: Le Power Station EcoFlow sono dotate di tecnologie innovative che gestiscono al meglio la gestione della corrente sia in fase di input che di output. Software come il BMS (Battery Management System) supervisionano ogni fase d’uso della Power Station, permettendo la gestione ottimale della stessa e il pieno controllo, tramite l’apposito display o l’App proprietaria di EcoFlow realizzata per Android e iOS. I software ottimizzano funzionamento e durata delle batterie al fine di far rendere al meglio la Power Station.
- Batteria: per finire, sì, dentro ad una Power Station possiamo trovare anche una o più batterie che vengono gestite in maniera intelligente dal software proprietario EcoFlow.
Batteria e Power Station sono quindi due cose completamente diverse, con la prima che è un dispositivo “grezzo e passivo” e con la seconda che invece è un applicativo intelligente che gestisce la batteria e non solo.
La Power Station EcoFlow è quindi un concentrato di tecnologia e comodità che può venire utilizzato in molti contesti, dal blackout di casa alle lavorazioni in movimento, da accessorio utile in campeggio o in vacanza a soluzione di appoggio quando cerchiamo la dipendenza energetica dalla rete elettrica tradizionale, magari combinando la Power Station con uno o più pannelli fotovoltaici rigidi, flessibili o portatili.